domenica 2 gennaio 2011

Ladro di Razza - Sala Umberto - Capodanno


Serata di capodanno da passare a teatro con uno spettacolo ne troppo impegnato ne troppo leggero ma interpretato da attori da tempo affermati.
Questo era il pensiero iniziale che ha caratterizzato la mia scelta per la serata di Capodanno e la decisione infine si è concretizzata in "Ladro di Razza" al Sala Umberto con Rodolfo Laganà, Francesco Pannofino e Francesca Reggiani.
A posteriori ho letto le recensioni sullo spettacolo ma l'unica recensione davvero credibile è stata quella del sito di Telecivitavecchia che consiglio a tutti per la sua chiarezza.
Recitazione incerta con parole traballanti da parte di tutti gli attori ma in particolare da parte di Laganà.
I testi di Pannofino risultano troppo forzati, volgarità gratuite che strappano un sorriso solo in nome del glorioso passato dell'interprete.
La Reggiani è l'unica che, con la sua espressività e la sua interpretazione gradevole, abbraccia tutto il pubblico e lo riporta a godere della magia del teatro anche nell'ambito di una rappresentazione davvero scarsa.
L'idea di anteporre una rete tra il pubblico e gli attori non era male e poteva anche evocare una visione patinata della scena o anche affiancarla ad una visione cinematografica dell'intero spettacolo.
Ogni cambio di scena è stato fatto in penombra, che penombra non era, senza chiusura del sipario ma è risultato essere lento, rumoroso, troppo frequente e, alla lunga, gli spettatori hanno avuto modo di provare un certo senso di ansia alla fine delle scene per la paura di un nuovo cambio di scena...
Neanche valutabili le proiezioni di film su superfici sconnese delle quinte che hanno impedito a tutti di capire cosa fosse proiettato.
In compenso la passeggiata serale al centro di roma è stata di sicuro impagabile...

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